Enrico Serpagli, conosciuto dagli amici col nome di “Giulio”, nasce a Borgo Val di Taro (Parma) nel 1936. Dopo aver trascorso gli anni della giovinezza a Bedonia (Parma), agli inizi degli anni ’50, la sua famiglia si trasferisce a Sassuolo (Modena). Frequenta prima il liceo scientifico e, poi, l’università a Modena.
La fotografia diventa per Serpagli un importante corollario al suo lavoro quando, laureatosi in Scienze Geologiche e divenuto docente universitario in paleontologia, inizia a fare didattica e ricerca prima come assistente a Modena e, poi, come professore ordinario a Torino e Modena.
Tiene conferenze, corsi semestrali e “short courses” anche in università straniere, tra le quali la Freie Universität Berlin.
Ha dedicato alla ricerca quasi 50 anni della propria vita, pubblicando oltre 130 lavori scientifici sulle più prestigiose riviste internazionali. Le foto di affioramenti geologici e quelle di fossili saranno moltissime e illustreranno gran parte delle pubblicazioni scientifiche.
Non si può dire che Serpagli sia passato gradualmente dalla fotografia “professionale” a quella “artistica”. Solo a partire dagli anni ’80, durante i numerosi viaggi di lavoro per studiare sequenze stratigrafiche, ma anche durante le ore di svago, viene sempre più attratto da immagini “informali” e fantastiche, che cattura con uno scatto e che conserva gelosamente.
È, quindi, dopo una lunga carriera universitaria di docente e ricercatore, viene sollecitato a farsi conoscere come artista fotografo da Beppe Zagaglia sul finire degli anni ’90 ed è per questo motivo che la sua carriera “artistica” è piuttosto breve. Da alcuni anni vive e lavora a Sassuolo.